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L’AQUILA – L’Idv attacca l’assessore Caripineta per i premi ai dirigenti regionali.

 

«E adesso aspettiamo rassegnati che l’Assessore Carpineta smentisca, come al solito, anche sé stessa», esordisce il Capogruppo regionale dell’IdV, Carlo Costantini, il quale denuncia l’ennesimo aumento della spesa pubblica a favore di dirigenti che «troppo spesso vengono premiati senza motivo».

«Soltanto poche settimane or sono», prosegue Costantini, «l’Assessore dichiarò ufficialmente che dal 1° gennaio 2013 ci sarebbe stato un ‘cospicuo risparmio’ sulla spesa per la dirigenza regionale. Tant’è che si spinse a quantificarlo nell’ordine di circa 4 milioni.

Così non è stato, anzi! Carta canta: il bilancio dalla Giunta regionale, nei fatti, prevede per  tutto il 2013 una spesa complessiva (trattamento principale e accessorio, retribuzione di posizione e di risultato) di 10.752.572 euro da corrispondere ai dirigenti, persino superiore di circa 1 milione e 150mila euro rispetto a quella contenuta nel precedente bilancio, che risultava pari a 9.606.825 euro.

Quindi, non solo l’Assessore farneticava di fantasiosi risparmi poi rivelatisi inesistenti, ma deve anche dar conto di un considerevole aumento della spesa.

A questo si aggiunga», secondo Costantini «che l’obbligo della trasparenza è divenuto un optional per la casta dei dirigenti: se fino al 2011 venivano pubblicate sul sito internet della Regione, magari a malincuore, le loro buste paga, ad oggi non possiamo conoscere a quanto ammontano quelle erogate nel corso di quest’anno.

Ancora una volta, ma sapendo che non ci sarà data soddisfazione, chiediamo all’Assessore: come spiega che a fronte della tanto declamata riduzione dei dirigenti, ci troviamo dinanzi a un forte incremento della spesa per i dirigenti? Perché non provvede a far pubblicare sul sito regionale, com’è accaduto in passato, le retribuzioni corrisposte ai dirigenti? Quali sono gli esiti dei nuovi criteri di valutazione della performance dei dirigenti?

All’Assessore Carpineta suggeriamo», conclude il Capogruppo dell’IdV, «di prendere le distanze da quanti ne condizionano l’operato, portandola a scelte e decisioni delle quali, evidentemente, non conosce fino in fondo meccanismi e conseguenze».